di Vittorio Zito, Associate Partner yourCEO
Ursula von der Leyen , neoeletta Presidente della Commissione Europea insediatasi a inizio dicembre, ha individuato 6 priorità sulle quali focalizzare le proprie azioni:
Green Deal Europeo
Un’economia al servizio delle persone
Un’Europa pronta per l’era digitale
Promozione del nostro stile di vita europeo
Un’Europa più forte nel mondo
Un nuovo slancio per la democrazia europea
La priorità numero 1 è quindi l’ambiente, al centro del dibattito politico anche grazie alla sensibilizzazione da parte di movimenti come Fridays For Future che sollecitano azioni rapide e incisive.
In particolare le direttici sulle quali si articola il Green Deal Europeo sono:
- Progettare una serie di politiche profondamente trasformative
- Incrementare le ambizioni climatiche dell’UE per il 2030 e il 2050: l’obiettivo è di realizzare la neutralità climatica entro il 2050 con una riduzione delle emissioni di CO2 del 50% entro il 2030.
- Fornire energia pulita, economica e sicura: l’ulteriore decarbonizzazione del sistema energetico è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici 2030 e 2050.
- Mobilitare l’industria per un’economia pulita e circolare: l’obiettivo di un’economia circolare e neutrale dal punto di vista climatico richiede la piena mobilitazione di tutti i settori industriali, creando opportunità di crescita delle attività economiche sostenibili e ad alta intensità di lavoro.
- Costruire e ristrutturare in modo efficiente sotto il profilo energetico: l’UE e il Gli Stati membri si impegneranno in una nuova “ondata di ristrutturazione” di edifici pubblici e privati.
- Accelerare il passaggio a una mobilità sostenibile e intelligente: i trasporti rappresentano un quarto delle emissioni di gas a effetto serra dell’UE, quindi intervenire in questo ambito è prioritario accelerando la produzione e la diffusione di combustibili sostenibili.
- “From Farm to Fork” – progettare un sistema alimentare equo, sano ed ecologico: occorre stimolare un consumo alimentare sostenibile e promuovere alimenti sani a prezzi accessibili per tutti.
- Preservare e ripristinare gli ecosistemi e la biodiversità: la Commissione presenterà una strategia sulla biodiversità entro marzo 2020, fondamentale perché gli ecosistemi forniscono servizi essenziali come cibo, acqua dolce e aria pulita e svolgono una funzione di contrasto ai cambiamenti climatici.
- Inquinamento zero per un ambiente privo di sostanze tossiche: la Commissione adotterà nel 2021 uno piano d’azione zero inquinamento di aria, acqua e suolo.
- Integrare la sostenibilità in tutte le politiche dell’UE
- Perseguire finanziamenti e investimenti ecologici e garantire una transizione equa: per raggiungere gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo, sono necessari investimenti quantificabili in 260 Miliardi €/anno che verrano finanziati con risorse pubbliche (Sustainable Europe Investment Plan: 1.000 Miliardi € in 10 anni) e private; parallelamente la Commissione proporrà un Just Transition Mechanism, comprensivo di un Just Transition Fund (ulteriori 100 Miliardi di €) , per mitigare gli impatti negativi sulle fasce più deboli e non lasciare nessuno indietro.
- Rendere più ecologici i bilanci nazionali e inviare i giusti segnali di prezzo: riforme fiscali ben progettate possono favorire la crescita economica e la resilienza agli shock climatici e contribuiscono a una società più equa e ad una giusta transizione. Inoltre giocano un ruolo diretto inviando i giusti segnali di prezzo e fornendo i giusti incentivi/disincentivi per un comportamento sostenibile da parte di produttori, utenti e consumatori.
- Mobilitare la ricerca e favorire l’innovazione: gli approcci convenzionali non saranno sufficienti, quindi nuove tecnologie, soluzioni sostenibili e innovazioni disruptive sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo.
- Attivare l’istruzione e la formazione: scuole, istituti di formazione e università sono un canale naturale per interagire con alunni e genitori (e più in generale con la comunità) sui cambiamenti necessari per una transizione verde di successo; inoltre è necessaria una riqualificazione delle competenze per consentire una transizione ecologica di successo.
L’Unione Europea con il Green Deal vuole proporsi come Leader Globale dei processi di trasformazione della Società e dell’Economia necessari per implementare la transizione verde; l’UE è consapevole che questo è forse l’aspetto più insidioso e delicato dell’intero piano (vedi ad es. l’esito del recente COP25 di Madrid) e quindi si impegnerà con perseveranza per far sì che il Green Deal diventi un riferimento per accordi bilaterali e multilaterali con i partner dell’UE, facendo leva sul fatto che l’Europa è il mercato più importante del mondo per imporre i propri standard ecologici.
Il coinvolgimento e l’impegno dei cittadini e di tutte le parti interessate è fondamentale per il successo del Green Deal europeo: la Commissione lancerà un Patto Europeo per il Clima entro marzo 2020 al fine di ingaggiare cittadini e stakeholders sulle azioni necessarie.
Lo European Green Deal è un piano ambizioso che richiede notevole impegno, ma per usare le parole di Ursula von der Leyen “Il costo della transizione sarà ingente, ma il costo dell’eventuale inazione sarebbe molto maggiore”.