Nella mia personale esperienza di Ceo, di board member e di governance in generale, ho sovente notato quanto il ruolo del Ceo sia di solitudine, in particolare all’interno di una Pmi.
Nell’odierno mondo aziendale, la figura del CEO ha un ruolo centrale nel guidare la visione, la strategia e le operazioni di un’impresa.
Svolge un ruolo cruciale ed è costantemente sotto pressione, ha la responsabilità in prima persona dell’azienda e deve render conto al board, agli shareholder, agli organi di controllo e all’intera struttura aziendale.
In molto casi la governance è espressione di interessi svariati, le aspettative per quanto condivise all’interno dell’azienda sovente nascono da esigenze tra loro differenti.
Per non parlare di situazioni straordinarie, positive come la crescita e lo sviluppo, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la transizione digitale. Ma anche situazioni critiche e complesse, quali la riorganizzazione e ristrutturazione aziendale in conseguenza di una crisi di impresa, di un
passaggio generazionale, di una operazione di M&A, o altro ancora.
Il ruolo del Ceo è però insostituibile in determinate situazioni, soprattutto nei casi di una Pmi e/o di una azienda a conduzione familiare.
La leadership di un’azienda può essere solitaria e stressante: avere un consigliere di fiducia può dare supporto emotivo e mentale.
Serve quindi una figura di garanzia e di supporto, fuori dall’organigramma e senza che la sua presenza diventi invasiva, non gradita alla struttura o di sovrapposizione ad altri ruoli, soprattutto quella del Ceo stesso.
Da qui la grande opportunità di un affiancamento costituito da una figura di fiducia del leader esistente, non in sua sostituzione, e senza prendere il controllo delle leadership aziendale.
Ma di supporto al Ceo che collabori a stretto contatto per affrontare, con lo spirito Fractional, sfide specifiche e momenti di transizione nel prendere decisioni critiche e a affrontare le dinamiche aziendali
E’ un fractional manager la cui figura è sostanzialmente innovativa: chiamiamola CEO by Side.
Un manager di fiducia che offre all’azienda l’accesso a competenze strategiche e permette alle PMI di beneficiare dell’esperienza di manager di alto livello, flessibile e modulato a seconda delle esigenze e non a costo fisso.
Le più significative caratteristiche del CEO by Side possono essere quelle di condividere una visione diversa osservata da un angolo differente e più ponderata rispetto a quella del Ceo. Un buon Connector nelle relazioni tra le parti interessate quali gli azionisti, gli investitori, la
governance, i clienti ed i fornitori, i creditori e finanziatori.
In conclusione, credo sia importante sollecitare le aziende a considerare il Ceo by Side come un’opzione strategica e su come questa figura si possa inserire nel quadro più ampio della governance aziendale moderna e le sue potenzialità per il futuro delle PMI, e ad esplorare questa soluzione soprattutto nelle fasi di transizione o di un impulso alla crescita.