di Gianluca Bressan, Associate Partner yourCEO
Passaggio generazionale e governo d’impresa – Fase 2
In questi giorni stiamo ritrovando una “quasi normalità” anche se #SaràTuttoDiverso.
A fine 2019, sembra quasi “tempestivamente”, il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) ha certificato circa 9.000 Innovation Manager. Questa lista, in cui rientro, risponde ad un criterio di aggiornamento dei ruoli e dei processi. La cultura sta cambiando ed il lavoro sta cambiando ad una velocità elevatissima.
Cosa può significare “Next Generation” in una PMI?
Possiamo considerare come situazioni di “Next Generation” nelle PMI questi cambiamenti da affrontare:
- Passaggio Generazionale – i figli dell’imprenditore devono affiancarlo
- Organizzazione – si deve crescere in managerialità
- Digitalizzazione – si deve affrontare il tema innovazione digitale
Cosa può fare un “innovation manager” per una PMI?
Per quanto mi riguarda, l’Innovation Manager è un manager di “nuova generazione”, non dal punto di vista dell’età, ma della esperienza e delle competenze.
L’obiettivo principale che va indirizzato è quello di creare un “eco-sistema” interno all’azienda per cui i luoghi di lavoro, i processi, i prodotti, le soluzioni e i servizi siano compatibili a soddisfare le generazioni presenti e future.
Collegando l’innovazione digitale ed il passaggio generazionale si può dire che l’Innovation Manager e le nuove generazioni imprenditoriali rappresentano la stessa faccia della medaglia.
L’altra faccia della medaglia sono la storia del mercato, le radici delle famiglie, le caratteristiche imprescindibili e la qualità dei prodotti.
Queste due facce della medaglia rappresentano il valore globale dell’azienda futura.
L’Innovation Manager deve aiutare i giovani imprenditori di famiglia a “ri-generare” l’approccio al mercato delle aziende c.d. tradizionali. Queste aziende spesso hanno un buon livello di informatizzazione, ma spesso hanno grandi margini di miglioramento in ambito di definizione dei processi, di go-to-market, della comunicazione dei loro valori e dei prodotti che quei valori hanno generato.
L’obiettivo è quello di “cambiare musica”, cambiare lo stile di comunicare, per soddisfare di più le persone che lavorano all’interno dell’azienda e soddisfare i clienti che l’azienda vuole raggiungere con i suoi prodotti e questo implica oggi l’adozione di una “infrastruttura digitale” evoluta
La mia esperienza ed il mio approccio al governo dell’impresa
Come ex manager di vendita in multinazionali dell’IT, ho pensato di portare la mia esperienza su PMI e start-up in veste di Fractional Executive. Perciò ho voluto associarmi a YOURgroup®, che con il suo ramo yourCEO® propone un supporto di direzione generale, direzione operativa e sales&marketing con grande focus su PMI e start-up.
Fractional, per me, significa rispondere con le mie conoscenze alla soluzione dei bisogni del cliente, ma senza risultare un costo fisso, lavorando in ambiti ben identificati e con progetti limitati nel tempo. Executive, per me, significa non limitarsi ad indicare una via, ma affiancarsi alla proprietà ed alla dirigenza per trovarla, perseguirla con determinazione e raggiungere gli obiettivi prefissati nei tempi previsti.
Il governo d’impresa richiede managerialità ed anche una visione meno “interna”, meno focalizzata solo sul proprio prodotto, come spesso accade alla aziende famigliari che hanno trovato il successo.
Per quanto riguarda gli strumenti innovativi per il controllo dei flussi e per creare, senza impattare troppo su gerarchie e rigidità esistenti, faccio spesso ricorso a sistemi di tipo Customer Relationship Management (CRM) perché mettono il cliente al centro, ma mi permettono anche di creare dei flussi informativi e dei “team di lavoro” che creano possibili alternative allo stato di fatto ed alle mancanze di organizzazione e deleghe.
E vorrei chiudere tornando alla strategicità che contraddistingue un buon passaggio generazionale riguardo la innovazione nella governance aziendale.
Il rapporto che si crea fra il fractional executive e le figure più giovani della famiglia imprenditoriale può, e direi deve, aprire la porta a cambiamenti di processi ed innovazioni organizzative.
Il futuro imprenditore/manager, spesso ricco di competenze universitarie e formative di alto livello, può essere supportato dall’esperienza che l’Innovation Manager ha acquisito in anni di azienda.
Questa “squadra” può superare le frizioni che si possono trovare sul cammino.
Insomma… le generazioni si devono aiutare per aiutare le aziende ad essere di un’altra generazione.